Red is the new black
Written by imagomagica

Red is the new black – il rosso come manifesto identitario

La scelta di un colore come espressione formale di un approccio verso un’architettura sostenibile e simbolo delle origini dello studio officina23


In officina23 ci identifichiamo nel colore rosso!
Un colore, che nel nostro caso, non ha un significato, ma un ruolo ben definito!
Differenziarsi dal dogma dell’architetto “all black” prendendo le distanze, in via definitiva, da operazioni di greenwashing che mascherano atteggiamenti nei confronti della sostenibilità ambientale puramente mossi da scopi di mercato.

D’altronde si sa,

secondo il cerchio di Itten,

il rosso è all’opposto del verde!

Red in black

La storia del colore accompagna le scelte dell’uomo da sempre e il significato che ne attribuiamo deriva da un lungo processo di sviluppo che ha caratterizzato, e caratterizza ancora oggi, il periodo storico in cui viviamo, normalizzando alcuni aspetti e percezioni rendendo convenzionale il nostro modo di interpretare il presente rispetto al passato.

Ai giorni nostri diamo per scontato che gran parte dell’arte classica sia sempre stata così come la vediamo oggi: pura, bianca, sostanzialmente perfetta, ma se guardiamo alla realtà dei fatti gli antichi avevano dei gusti che oggi definiremmo piuttosto pacchiani.

Tempio di Giove (Egina)

Tempio di Giove a Egina. Da Guillaume-Abel Blouet, Expédition scientifique de Morée, ordonnée par la gouvernement français, Chez Firmin Didot frères Paris, 1831 (illustrazione sinistra). A destra il tempio ai giorni nostri.

 

Ognuno di noi ha un colore preferito, o se volete, una propensione che tende a gradire certe tonalità di colore piuttosto che altre. Siamo abituati ad attribuire una certa sensazione o un certo messaggio negli oggetti che utilizziamo, compriamo e indossiamo ogni giorno. Lo stesso accade in architettura!

Unitè d’habitation e domus aurea

A sinistra – Cité Radieuse, Unité d’Habitation, Le Corbusier, Marsiglia (Francia), 1952, crediti fotografici: Steve de Vriendt, fonte: www.divisare.com. A destra – Domus Aurea, Alberto Campo Baeza e Gilberto L. Rodriguez, Monterrey (Messico), 2016, crediti fotografici: Javier Callejas Sevilla, fonte: www.campobaeza.com.

 

L’evoluzione della storia dell’architettura, che trova il culmine con il movimento moderno, ci ha abituati ad associare alla figura dell’architetto due colori su tutti: il bianco, ma soprattutto il nero! Anche noi amiamo questi due colori, non solo come elementi essenziali per la rappresentazione, ma anche per un aspetto di sobrietà e semplicità che forse rappresenta la chiave di lettura giusta per poter quantomeno giustificare l’atteggiamento comune nel campo dell’architettura.

Ma come studio volevamo qualcosa in più: distinguere la nostra identità tramite un tratto che attingesse alla nostra storia e alla nostra natura di architetti in maniera tale da creare un carattere immediatamente percepibile e in linea con i nostri principi.

Ville Savoye e Farnsworth house

A sinistra – Ville Savoye, Le Corbusier, Poissy (Francia), 1928, crediti fotografici: Cemal Emden, fonte: www.divisare.com. A destra – Casa Farnsworth, Ludwig Mies van der Rohe, Plano (USA), 1951, crediti fotografici: Yorgos Efthymiadis, fonte: www.divisare.com

Rosso come il fuoco

Il rosso rappresenta le nostre origini. Infatti, lo studio nasce in un’antica officina al civico 23 del comune di Este (PD).

Un edificio che un tempo rappresentava un luogo di produzione di elementi meccanici dove il rosso delle fiamme della fornace raffiguravano il simbolo protagonista dell’officina.

Per noi il rosso quindi rappresenta anche un colore di transizione da un aspetto pratico della fabbrica ad uno più intellettuale inteso come produzione di idee e progetti di architettura.

Via Sabina - Este

Foto aerea di via Sabina, luogo di origine dello studio officina23. Sullo sfondo l’antica officina dove si erge la ciminiera come elemento distintivo del quartiere delle ceramiche.

Rosso come manifesto

Il rosso rappresenta il colore più visibile nello spettro umano e proprio per questo motivo ci sembrava il colore più adatto per esprimere il nostro entusiasmo nel fare architettura.

In un meraviglioso mondo di nero e di bianco cucito addosso alla figura dell’architetto, il rosso risalta raccontando, in modo provocatorio, il nostro approccio nei confronti dell’architettura.

Da sempre ci siamo interessati di ambiente, di sostenibilità ambientale e di materiali naturali, anche quando questo tema non era “alla moda” o semplicemente molto appetibile per creare occasioni di mercato altrimenti inesistenti che sfruttano le circostanze ambientali protagoniste del periodo storico che stiamo vivendo.

Oggi invece siamo sommersi da realtà di cui lo statuto non sia green o amico dell’ambiente, in cui il verde è il colore vincente, pronto a sedurre e a tranquillizzare i consumatori.

Dunque, per noi, il ruolo del rosso è anche questo, porsi all’opposto delle apparenze e dell’immediatamente percepibile, rispondendo in maniera concreta e preparata ai temi per noi fondamentali per fare architettura oggi.

Cerchio di Itten e ruota cromatica di Goethe

A sinistra – il cerchio di Itten, 1961. A destra – ruota cromatica di Goethe, 1809

Rosso come segno

Molto spesso associamo il colore rosso ad un’azione negativa, errata o addirittura pericolosa.

Per noi invece questo colore diventa un’opportunità per esprimerci al meglio, un colore fondamentale per catturare l’attenzione dell’osservatore su diverse specifiche più approfondite o evidenziare tematiche illustrative che arricchiscono la rappresentazione.

Elaborazione di disegno tecnico esecutivo riguardante un progetto di villa unifamiliare

Elaborazione di disegno tecnico esecutivo riguardante un progetto di villa unifamiliare

Rosso come racconto

Anche nei nostri elaborati grafici il rosso diventa importante per distinguere il disegno dal soggetto che l’illustrazione cerca di raccontare.

Persone, percorsi o qualsiasi elemento in grado di esporre in maniera più chiara il tema della rappresentazione si tingono di rosso per esaltare l’intenzione progettuale.

 Spaccato assonometrico fruibilità di uno spazio pubblico

Spaccato assonometrico fruibilità di uno spazio pubblico

 

In via definitiva il rosso, per officina23, racchiude il significato più profondo del nostro approccio in architettura. Un colore come simbolo di un manifesto critico verso il nostro lavoro che cerchiamo di evolvere in continuazione adattandolo ai tempi che cambiano.

 

 

Sitografia

Bibliografia

  • Architettura integrata, Walter Gropius, ilSaggiatore, Lavis (TN) 2010
  • Cromorama, Riccardo Falcinelli, Einaudi, Torino 2017
  • Il contro dizionario di architettura, Luigi Prestinenza Puglisi, LetteraVentidue, Nepi (VT) 2023
  • La teoria dei colori, Johann Wolfgang Goethe, ilSaggiatore, Cles (TN) 2011
  • Saper vedere l’architettura, Bruno Zevi, Einaudi, Cles (TN) 2017